argomento: IVA - Giurisprudenza
La Corte di Giustizia, con la sentenza resa il 7 marzo 2024, in causa C-341/22 ha affermato l’incompatibilità comunitaria della disciplina italiana in materia di società di comodo, relativamente alla perdita del diritto alla detrazione per l’IVA eccedente quella sulle operazioni attive, qualora non venga soddisfatto il test di operatività. L’arresto sollecita la riflessione – da un lato – sugli effetti nei rapporti interni non esauriti e – dall’altro – sul delicato equilibrio, alla luce del principio di proporzionalità, tra diritto a detrazione e legittime esigenze di contrasto alle frodi e agli abusi in materia di IVA. Da ultimo, l’utilizzo di presunzioni da parte del legislatore interno richiama l’attenzione rispetto all’utilizzo di strumenti “impropriamente” sanzionatori.
» visualizza: il documento (Corte di Giustizia, sentenza 7 marzo 2024, in causa C-341/22 )PAROLE CHIAVE: - proporzionalità - società di comodo - diritto alla detrazione
di Alessandro Albano
1. La sentenza della Corte di Giustizia resa lo scorso 7 marzo 2024 in causa C-341/22, pronunciata a seguito del rinvio pregiudiziale da parte della [continua ..]