argomento: IVA - Giurisprudenza
Il commento analizza l’applicazione del principio dell’abolitio criminis con riferimento al superamento dei limiti di compensazione previsti per i crediti tributari. Con la pronuncia n. 18377/2024 la Corte di Cassazione ha stabilito che l’innalzamento retroattivo del limite annuale di compensazione a due milioni di euro comporta una parziale abolitio criminis, escludendo la punibilità delle condotte precedentemente eccedenti i limiti normativi, ma ora rientranti nella nuova soglia. Si evidenzia come l’innalzamento del limite di compensazione incida sulla struttura della fattispecie astratta, ampliando l’area di liceità della condotta. La Corte chiarisce inoltre che la nuova soglia si applica retroattivamente a tutti i procedimenti non definitivi, con implicazioni rilevanti per il contenzioso tributario.
» visualizza: il documento (Corte di Cass., sent., 5 luglio 2024, n. 18377 )PAROLE CHIAVE: compensazione - imposta sul valore aggiunto - abolitio criminis - sanzioni
di Alessia Fidelangeli
1. Il tema in esame riguarda l’applicazione del principio dell’abolitio criminis in relazione alle compensazioni fiscali eccedenti i [continua ..]