L’art. 25 del D.Lgs. n. 158/2015 ha introdotto due disposizioni che disciplinano per la prima volta il computo in diminuzione delle perdite nei procedimenti di accertamento, una applicabile nell’ambito dell’accertamento ordinario e l’altra applicabile nell’ambito dell’accertamento con adesione.
Il nuovo iter di scomputo delle perdite è ...
di Serena Galeazzi
Nota a Cass., S.U., sent. 13 giugno 2017, n. 14648
Le Sezioni Unite della Cassazione affermano la giurisdizione tributaria in ordine alla prescrizione dei crediti tributari insinuati al passivo fallimentare. Invero la giurisdizione del giudice tributarionon può che coincidere con quella definita dall’art. 2 del D.Lgs. n. 546/1992, la quale, come sottolineato dalla Suprema ...
di Michele Mauro, Dottoranda di Ricerca in diritto Tributario, Università di Chieti-Pescara.
Nota a Cass. 28 febbraio 2017, n. 5154
Riconoscendo la natura retributiva e non tributaria dell’aggio di riscossione, la Suprema Corte ha sganciato tale pretesa dal parametro di capacità contributiva. Resta aperta la questione della quantificazione dell’aggio in caso di adempimento spontaneo poiché il criterio percentuale si pone in antitesi con il parametro basato ...
di Franco Paparella, Professore ordinario di Diritto tributario, Università del Salento.
Riaperti i termini per attivare la procedura di collaborazione volontaria e confermati i benefici sanzionatori penali previgenti.
di Marco Baldacci, Docente a contratto, UNIVPM – Università Politecnica delle Marche.
Il decreto legge 22 ottobre 2016, n. 193 ha riaperto i termini della procedura di collaborazione volontaria con termine; il termine entro il quale l’istanza per l’adesione alla nuova procedura può essere presentata scade il 31 luglio 2017.
La voluntary disclosure costituisce una procedura messa a disposizione del contribuente per sanare spontaneamente precedenti ...
di Christian Califano, Ricercatore di diritto tributario UNIVPM -Università Politecnica delle Marche.
Commento a Risoluzione n. 77/E del 23 giugno 2017
In materia di plusvalenza da contratto di “Sale and Lease Back”, l’Amministrazione finanziaria, sulla base di principi diversi da quelli adottati dalla dottrina e dalla giurisprudenza, riconosce la valenza delle regole di ripartizione ed imputazione temporale civilistiche anche in ambito fiscale.
di Sara Bernardi, Dottore Commercialista; Dottore di ricerca in Diritto Tributario Università di Udine.
Il principio di “derivazione rafforzata”, già previsto per gli IAS adopters, viene esteso, per effetto delle novità introdotte con il decreto “Milleproroghe” (D.L. n. 244/2016), anche alle imprese che adottano i principi contabili nazionali, coordinando, così, le regole fiscali con quelle contabili. Pertanto, per effetto delle novità introdotte, ...
di Concetta Ricci, Ricercatore di Diritto tributario, Università Lum Jean Monnet Casamassima.
Le reti tra professionisti, configurandosi come reti-contratto, sono prive di autonoma soggettività giuridica e fiscale. Conseguentemente gli atti posti in essere in esecuzione del programma di rete producono i loro effetti direttamente nelle sfere giuridico-soggettive dei retisti e ciascun professionista farà concorrere alla formazione del proprio reddito i costi sostenuti e i ...
di Francesca Miconi, Dottore di ricerca in diritto tributario Università di Chieti -Pescara; Avvocato L’Aquila.
Nota a CGUE 16 marzo 2017, C-493/15
La Corte di Giustizia dirime, definitivamente, i risalenti equivoci nazionali sorti in merito all’annosa questione della falcidiabilità dell’Iva nelle procedure concorsuali. In particolare, il sistema di riscossione europeo non osta alla procedura domestica di cancellazione dell’Iva (c.d. esdebitazione), purché questa ...
di Simone Ariatti, Assegnista di ricerca, Università di Trento.
Intervenendo in un dibattito pluriennale, il legislatore ha da ultimo espressamente escluso il recupero IVA in ordine a fattispecie assoggettate a reverse charge, anche in caso di operazioni inesistenti. Parte della giurisprudenza non pare, tuttavia, aver compiutamente recepito l’indicazione legislativa.
di Stefania Gianoncelli
L’applicazione dell’istituto della sospensione dei rimborsi dovrebbe essere esclusa con riguardo all’IVA, in quanto l’art. 38-bis, D.P.R. n. 633/1972 prevede una disciplina “chiusa” dei rimborsi, consistente nell’obbligo del rilascio di fideiussioni triennali. Tali garanzie sono da sole sufficienti a bilanciare gli interessi contrapposti, ovvero ...
di Maurizio Logozzo
Nell’applicazione dei tributi armonizzati va consolidandosi l’orientamento della Corte di Giustizia in base al quale la “sostanza prevale sulla forma”, in conformità al principio di proporzionalità. Tale approccio, confermato sia con riguardo alla detrazione dell’IVA sia con riguardo alle agevolazioni in materia di accise, determina il superamento del ...
di Damiano Peruzza
Nota a Cass., ord. 11 giugno 2018, n. 15115
La Suprema Corte riconosce che, in ambito IRAP, il principio di inerenza deve essere inteso in senso civilistico, consentendo all’Amministrazione finanziaria di sindacare la deducibilità dei costi sulla base dei principi civilistici e contabili (e non di eventuali diversi criteri tributari di cui al TUIR). Per quanto il principio di ...
di Silvia Giorgi, Dottore di ricerca in Diritto europeo e comparato dell’impresa e del mercato (cv Diritto tributario), Università di Chieti-Pescara.
Nota a Cass. 21 giugno 2018, n. 16332
Si afferma per la prima volta l’assoggettabilità ad IVA del prelievo sui rifiuti previsto nell’art. 238, D.Lgs. n. 152/2006. La Tariffa integrata ambientale (TIA2) non ha natura tributaria ma privatistica, anche in virtù della norma di interpretazione autentica (art. 14, co. 33, D.L. n. 78/2010). Tuttavia, al di là della ...
di Caterina Verrigni, Ricercatore di Diritto tributario, Università di Chieti-Pescara.
Nota a Cass., sez. V, 27 gennaio 2017, n. 2048
In tema di imposta di registro: la sostanza dell’atto prevale sulla forma.
Al fine di determinare l’inerenza di un debito al ramo d’azienda ceduto, il giudice tributario non può esimersi dall’esaminare la documentazione atta a dimostrare la natura del debito stesso anche al fine di superarne la ...
di Riccardo Langosco di Langosco
Nota a Cass., sent. 15 marzo 2017, n. 6758
Con una recente pronuncia, la Suprema Corte ha affrontato il tema della natura interpretativa dell’art. 20 del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 (Testo Unico dell’Imposta di Registro – TUR), negandone la natura antielusiva. Secondo i giudici l’art. 20 del TUR concerne l'oggettiva portata effettuale dei negozi e non contiene ...
di Carla Scaglione, Dottoranda di ricerca in Diritto tributario, Università di Chieti-Pescara.
Nota a Cass., sent. 13 giugno 2018, n. 15469
La Suprema Corte ribadisce che l’atto di conferimento di beni in trust deve essere assoggettato alle imposte sui trasferimenti in misura fissa. Nonostante ciò la vicenda non è ancora definitivamente risolta in quanto si registrano opinioni giurisprudenziali di segno opposto. Si rende, quindi, necessario un intervento delle Sezioni ...
di Francesco Montanari, Ricercatore di Diritto Tributario, Università di Chieti-Pescara.
Nota a Corte di Giustizia del 16 maggio 2017, C-682/15
La Corte di Giustizia, superando un proprio precedente, ammette che in presenza di certe condizioni il contribuente interessato da una procedura di scambio di informazioni possa avere accesso agli elementi essenziali della richiesta e contestarne la sussistenza di fronte ad un tribunale. Si tratta di un’apertura importante in un ...
di Stefano Dorigo, Ricercatore di Diritto tributario, Università di Firenze.