Tax News - Supplemento online alla Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2612-5196
G. Giappichelli Editore

indietro

stampa articolo indice fascicolo leggi articolo leggi fascicolo


Profili evolutivi in tema di autotutela tributaria e impugnabilità del diniego: orientamenti giurisprudenziali e delega di riforma fiscale a confronto (di Roberta Vasi - Dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche, Università degli Studi di Milano Bicocca.)


Corte di Cassazioneord. 1° dicembre 2023, n. 33610

La pronuncia in commento conferma principi consolidati dalla giurisprudenza di legittimità in materia di diniego di autotutela, la cui contestazione viene nuovamente ancorata all'invocazione di ragioni di rilevante interesse generale alla rimozione dell'atto, originarie o sopravvenute.

L'ordinanza si inserisce tuttavia in un contesto normativo ormai mutato a seguito dell'introduzione della nuova disciplina sull'autotutela, obbligatoria e facoltativa, nonché dell'inclusione del relativo rifiuto tra gli atti impugnabili, ad opera dei decreti legislativi attuativi della legge delega per la riforma fiscale.

TAX SELF-protection AND APPEALABILITY OF DENIAL: a comparison between case-law AND TAX REFORM

The ruling in question confirms principles expressed by the Supreme Court on the subject of denial of tax self-protection, the challenge to which is again associated to the invocation of reasons of significant general interest, original or supervening, in the invalidation of the tax decision.

However, the judgement is part of a new regulatory configuration implemented by the complex tax reform following the introduction of the new compulsory and optional tax self-protection, and the inclusion of the related denial among the acts that can be appealed.

1) L'ordinanza Cass. 1° dicembre 2023, n. 33610 ha ad oggetto l'impu­gnazione di un diniego opposto dall'Amministrazione finanziaria ad una richiesta di autotutela relativa alla parte residua di una cartella di pagamento, già oggetto di sgravio parziale. Nel caso in esame, il contribuente riceveva tale cartella esattoriale a seguito di un controllo automatizzatoexart. 36 bis D.P.R. n. 600/1973, di cui chiedeva lo sgravio parziale in autotutela, una volta divenuta definitiva per mancata impugnazione, adducendo di essere incorso in errori materiali nella compilazione della dichiarazione dei redditi. L'istanza veniva respinta con apposito provvedimento e la società impugnava il diniego di autotutela innanzi alla competente Commissione Tributaria Provinciale, che accoglieva il ricorso. A riforma della pronuncia di primo grado, il giudice d'appello dichiarava, per contro, inammissibile l'originario ricorso ritenendo il diniego di esercizio del potere di autotutela un atto non impugnabile. Contro tale decisione di merito, il contribuente proponeva ricorso in cassazione. 2) Il caso in esame riaccende l'attenzione su delicate questioni che attengono la doverosità e la specificità dell'esercizio del potere di autotutela, l'impugnabilità del diniego e il sindacato del giudice tributario, e lascia spazio a riflessioni sull'effettività e rafforzamento dell'istituto prospettati dalle recenti modifiche normative introdotte dalla legge di delega al governo per la riforma fiscale (legge delega 9 agosto 2023, n. 111). Va chiarito innanzitutto che per autotutela s'intende il potere riconosciuto alle amministrazioni pubbliche di ritirare propri atti viziati o comunque giudicati inidonei a esprimere la funzione, che consente un'esclusione del sindacato del giudice sugli atti stessi e una risoluzione del conflitto con il destinatario del provvedimento mediante l'autodeterminazione, nell'intento di realizzare i principi costituzionali di legalità, imparzialità e buon anda­mento dell'azione amministrativa (a riguardo, Basilavecchia, Funzione impositiva e forme di tutela, Torino, 2018, p. 465 ss.; Dal Corso-Renda, Il rafforzamento dell'isti­tuto dell'autotutela nella Delega fiscale, in Corr. trib., 2023, p. 861 ss.). In particolare, nel campo del diritto tributario, l'autotutela si pone come esercizio del potere di riesame, di annullamento d'ufficio o di revoca di atti illegittimi o infondati, ossia affetti da un vizio relativo alle modalità di esercizio del potere o nel contenuto che non risulta dunque conforme alla corretta rappresentazione della realtà. 3) Muovendo da una prospettiva storico-evolutiva, sotto il profilo normativo, si precisa che l'istituto dell'autotutela, in ambito tributario, è stato codificato con l'art. 68 del D.P.R. 27 marzo 1992, n. 287 (abrogato dall'art. 23 del D.P.R. 26 marzo 2001, n. 107) e poi [continua..]
Fascicolo 1 - 2024